Breve storia dell’Argentina

Non è certo possibile concentrare in poche righe la lunga storia dell’Argentina, ma proviamo a segnare i punti più salienti. Ad esempio, da cosa deriva il nome di questo stato? Da argentum perché quando arrivarono i conquistadores, gli indigeni gli offrirono manufatti in argento, così la leggenda della Sierra di Plata arrivò alla Spagna che, in cambio della distruzione della popolazione autoctona e del ladrocinio di tutte le ricchezze, diede un nome a quella terra: Argentina.

La presenza umana nella zona dell’Argentina risale a circa 13.000 anni fa e, in particolare, era stanziata nella zona della Patagonia. All’inizio del primo secolo dopo la nascita di Cristo, ci fu un grande aumento delle popolazioni che si stanziarono nella regione delle Ande. Nel 1480 gli Inca conquistarono la parte nord-occidentale dell’Argentina, mentre nella area nord-orientale si erano stabiliti i Guaranì, fino all’arrivo degli europei.

Con l’inizio della colonizzazione, i portoghesi si stabilirono sulla sponda orientale del Rio de la Plata e nel 1776, con la qualifica di vicereame, ebbero inizio i primi desideri di indipendenza che venne proclamata solo nel 1816. Da quel momento l’Argentina vide l’alternarsi di una serie di dittature truculente, guerre e colpi di stato, come quello che costrinse Peron all’esilio e venne sostituito da un governo militare durato quasi trent’anni.

Nel 1983 andò al potere Alfonsin, seguito nel 1989 da Menem che venne sostituito nel 1999 da Fernando De La Rua che promise di impegnarsi a combattere la corruzione. Ma la grave crisi economica del 2001 lo costrinse alle dimissioni e il suo posto fu preso da Duhalde. Nel 2003, quando la situazione incominciò a stabilizzarsi, prese il potere Néstor Kirchner che riuscì a ripianare il debito con il Fondo Monetario Internazionale. Purtroppo, sembra che la storia dell’Argentina debba sempre essere segnata da forti scossoni sia a livello politico che a livello finanziario, ma tutti ci auguriamo che trovi definitivamente la sua stabilità.