Molti italiani vedono il Sud America come via di fuga dalla crisi europea, e sono convinti che basti salire sul primo aereo che porta in Argentina per aver risolto tutti i problemi e salvaguardare le proprie finanze. Questo era fattibile 40 anni fa, ma ora le cose sono cambiate perché tutti i Paesi si tanno munendo di leggi sull’immigrazione.
Benvenuti pensionati e benestanti
In poche parole fanno entrare tranquillamente chi è in grado di mantenersi economicamente e chi sia in grado di portare valuta al paese. Non vogliono persone al cui mantenimento deve provvedere lo Stato: in fin dei conti quello che impongono certi paesi europei come la Germania.
Come si può arrivare in Argentina
Si può entrare in Argentina da clandestino, ossia continuando a vivere nel Pese dopo che i visti sono scaduti. Questo ovviamente è irregolare e chi viene pescato a fare il furbetto incorre in una sanzione molto salata e l’espulsione dalla nazione, oltre ad una pena pecuniaria per ogni giorno “Extra” di soggiorno con tariffe che possono arrivare ai 10 euro giornalieri. Non solo! Tenete conto che tutti i responsabili di banche, uffici Western Union, Money Gram e Poste richiedono il passaporto per verificare la scadenza del soggiorno, prima di rilasciare un pagamento che, diversamente verrà tutto bloccato.
Per vivere in modo regolare in Argentina basta essere in possesso dei requisiti richiesti dal Paese. In base a questi verrà rilasciato un permesso di residenza iniziale di due anni. Dopo tale periodo si può richiedere la residenza permanente ola cittadinanza. I requisiti per poter richiedere la residenza sono:
- Essere sposati con una persona argentina;
- Essere pensionati e percepire una pensione netta non inferiore a 500 euro (2500 pesos);
- Avviare un’attività commerciale con un investimento non inferiore ai 50.000 $. L’importo dovrà essere versato interamente presso una banca prima di poter avviare l’attività stessa;
- Se si ottiene un’assunzione da parte di un’azienda argentina. In questo caso il permesso verrà rilasciato solo per io periodo relativo al contratto di lavoro.
Chi cerca lavoro, sbaglia strada
Molti vanno in Argentina per cercare lavoro, ma non siamo più all’inizio del ‘900 e molte cose sono cambiate. Il tasso di disoccupazione è elevatissimo e gli stipendi sono particolarmente bassi: uno stipendio medio si aggira sui 2000 pesos, circa 380 euro.
Il primo problema da affrontare è quello di trovare casa, cosa non facile neppure per gli argentini poiché i proprietari chiedono una o due garanzie ipotecarie alle quali bisogna aggiungere le commissioni d’agenzia e la prima rata mensile di affitto. Per uno straniero, quindi , diventa impossibile trovare due persone che garantiscano per lui permettendo la garanzia ipotecaria. Quindi, per quanto si possa arrivare in Argentina con un posto di lavoro già disponibile, c’è da tener conto che i costi iniziali saranno abbastanza elevati.
Senza documenti, quindi, senza residenza, non è possibile aprire un conto corrente e, di conseguenza utilizzare carte di credito argentine o cambiare pesos. Da queste poche righe è comprensibile capire che per poter espatriare in Argentina è necessario pianificare tutto accuratamente, onde evitare di dover tornare, dopo poco tempo, sui propri passi.