Investire in Argentina conviene?

Per capire se ad oggi convenga ancora investire in Argentina, bisogna prima di tutto fare un focus sulla situazione generale dello stato sudamericano. Quello che è in generale l’andamento dell’economia e della politica del Paese, e quello che lo stesso ha fatto nell’ottica di attirare investitori stranieri. Entriamo nel dettaglio per saperne di più.

L’Argentina e le riforme

Quello che possiamo osservare sull’Argentina e la sua politica nell’ottica del business, è che la struttura si basa principalmente su quello che si può definire come un piano macroeconomico stabile. Il principale obiettivo che si sono prefissati, è quello del raggiungimento dell’integrazione costante con gli altri stati del mondo in merito a quelli che sono gli investimenti diretti ad uno specifico settore, ovvero quello del commercio internazionale.

Per fare questo i passaggi che lo Stato ha messo a punto sono:

  • Eliminazione delle restrizioni in merito ai movimenti di capitale.
  • Eliminazioni delle restrizioni d’acquisto che fino ad oggi erano presenti sulla valuta estera.
  • Recuperare le riserve.
  • Puntare alla libera fluttuazione del tasso di cambi.

Quest’ultimo punto permette di garantire l’accesso ai mercati di capitali globali.

Per quanto riguarda il PIL, aspetto molto importante per attrarre investimenti esteri, l’Argentina punta a chiudere l’anno 2019 con un 2.2%. Al momento, se vogliamo andare a riassumere in qualche modo il quadro generale argentino, non possiamo che evincere di quanto l’Argentina sia in costante crescita, e la stima che viene fatta sullo Stato è di divenire ben presto la terza Regione più performante a livello economico generale dopo il Brasile e il Messico.

Investire in Argentina: i settori

Appreso il fatto di essere di fronte ad un Paese in crescita, e considerando dunque che vi sia convenienza nel dirottare qua i propri capitali, bisogna andare a capire quali siano i settori migliori per poterlo fare. Dunque, è importante prima di tutto segnalare che il 60 percento delle esportazioni dell’Argentina riguardano un settore chiave come quello dell’agroindustria, dove al momento è l’ottava nazione nella leadership mondiale come produttore di alimenti.

Altro dato importante è quello di essere al momento il quinto Paese al mondo in qualità di esportatore dell’olio, della farina di soia e del mais. Oltre a questo settore, l’Argentina presenta anche altre opportunità d’investimento, uno tra tutti quello delle energie rinnovabili, precisamente l’energia eolica e l’energia solare.

Per dare ancora più spinta agli investimenti, situazione che favorirebbe ulteriormente la crescita del Paese, il Governo argentino ha scelto di muoversi anche a livello di infrastrutture urbane. Nello specifico si stanno dedicando all’interramento della linea ferroviaria Sarmiento e allo sviluppo delle infrastrutture autostradali nazionali. Al momento, grandi investimenti dell’Argentina sono rivolti ai seguenti settori:

  • Chimico.
  • Rete commerciale che riguarda i prodotti alimentari, bevande e tabacco.
  • Industria automobilistica e di conseguenza il settore delle assicurazioni.
  • Settore delle comunicazioni, del caucciù e della plastica.

Stando alle statistiche riportate dagli esperti del settore dell’economia e della finanza mondiale, si è assistito negli ultimi anni ad un incremento costante degli investimenti in Argentina, che è cominciato a crescere a partire dal 2015.

Investire in Argentina: come farlo

Stando dunque alle analisi in merito alla situazione generale dell’Argentina, non si può negare che sia interessante cominciare a pensare di dirottare capitali verso uno dei settori che stanno mostrando una costante crescita. Chiaramente non possiamo sapere nello specifico, all’interno dei settori sopracitati, quali siano le aziende più o meno performanti senza fare un’attenta analisi delle stesse sul territorio.

Per questo motivo le strade sono due, una abbastanza più rischiosa ma certamente densa di soddisfazioni dal punto di vista della rendita, e una più sicura ma meno redditizia. Entrambe sono comunque buone scelte se si desidera far fruttare il proprio capitale, senza mai dimenticare che nel mondo degli investimenti il rischio 0 non esiste. Detto questo vediamo le due opzioni:

  • Investire in maniera capillare: si dovranno andare a reperire informazioni e acquistare azioni delle singole aziende o gruppi che operano intorno ad uno dei settori sui cui si desidera investire. In questo caso è buona cosa, qualora non si sia degli esperti, di rivolgersi ad un professionista che conosca bene il mercato del posto e il suo andamento.
  • Puntare ai gruppi di azioni dei settori sopracitati: parliamo degli ETF. Acronimo di exchange-traded fund, si tratta di fondi d’investimento che appartengono alla macro-famiglia di prodotti a indice quotati. In pratica, per fare un esempio, se si vuole investire sul settore delle energie rinnovabili, andremo a mettere il capitale su un paniere di tutte quelle aziende che operano in qualche modo all’interno del settore e che sono racchiuse in quel gruppo di ETF. L’indice sarà calcolato sulla media di tutti gli indici delle singole azioni. Il vantaggio che si ha in questo tipo d’investimento, è che se sappiamo che un settore specifico è in crescita, abbiamo in linea di massima un guadagno quasi sicuro.

Fonti: