Le 5 curiosità sui funerali

La morte, pur essendo una certezza universale, è avvolta da riti e tradizioni diverse in ogni angolo del mondo. Presso le onoranze funebri Latina, la sacralità e la tradizione si mescolano in cerimonie intime e toccanti. Tuttavia, viaggiando attraverso le diverse culture, emergono rituali funebri unici che sottolineano la molteplicità dell’esperienza umana di fronte al lutto. Vediamo, quindi, cinque delle tradizioni più insolite e affascinanti relative ai funerali nel mondo.

Vivaci addii nelle Filippine

Le Filippine, arcipelago ricco di culture e tradizioni, mostrano al mondo una visione unica della morte. Nelle regioni montane come Sagada, le casse vengono appese alle pareti delle scogliere, vicino agli antenati, in una dimostrazione tangibile del legame tra i vivi e i morti. La pratica dei “funerali danzanti” prende vita in alcune aree, dove la bara viene portata in processione in un ritmo gioioso. Questa danza è vista come un tributo al defunto, un’ultima celebrazione della sua vita e un modo per aiutare la sua anima a trovare pace.

I funebri spaziali

Nell’era moderna, dove la scienza e la tecnologia spingono sempre più l’umanità verso le stelle, emerge un nuovo tipo di commiato: il funerale spaziale. Questa pratica, inizialmente concepita come un’idea futuristica, è diventata una realtà grazie a società che offrono la possibilità di lanciare le ceneri cremate nello spazio. Questo “ultimo viaggio” offre una prospettiva cosmica sulla vita e sulla morte, suggerendo una connessione infinita tra l’individuo e l’universo.

Le torri del Silenzio in Iran

Il misticismo dell’antica religione Zoroastriana dell’Iran trova espressione nei suoi riti funebri. Considerando la terra come sacra e non volendo contaminarla, gli Zoroastriani non seppelliscono i loro morti. Invece, i corpi sono posti su piattaforme elevate chiamate “Torri del Silenzio”. Qui, in queste strutture aperte, gli uccelli da preda, come i vulturi, consumano i resti in un rituale di purificazione. Questa pratica, che può sembrare macabra a molti, è per gli Zoroastriani un modo per assicurarsi che le anime dei defunti raggiungano il cielo in pace.

La festa dei morti in Messico

Il “Día de los Muertos” non è semplicemente un giorno per ricordare i defunti; è una celebrazione vibrante e multicolore della vita e della morte. Per due giorni, le strade del Messico si trasformano in un mare di colori, musica e danze. Altari dettagliatamente decorati, chiamati “ofrendas”, vengono allestiti nelle case con foto dei defunti, cibi preferiti, candele e calendule, il fiore tradizionale dei morti. Questa tradizione riflette la credenza che la morte non sia una fine, ma una continuazione del viaggio dell’anima.

La doppia sepoltura a Madagascar

A Madagascar, l’importanza di mantenere un legame con gli antenati è centrale nella cultura Merina. La cerimonia del “Famadihana” è un rito bi-decennale di esumazione e rinvoltura dei morti. In una grande festa, i corpi vengono delicatamente rimossi dalle tombe, avvolti in nuovi sudari e portati in danza attorno al villaggio. Questa pratica riafferma l’importanza dei legami familiari e rende omaggio all’eterna presenza degli antenati nella vita dei vivi.

Curiosità extra: La mummificazione dei monaci buddhisti in Giappone

In Giappone, una pratica rara ma affascinante riguarda la mummificazione dei monaci buddhisti attraverso un rituale chiamato “Sokushinbutsu”. Questa pratica, che risale a oltre mille anni fa, vedeva monaci molto devoti sottoporsi volontariamente a un processo di automummificazione per raggiungere un nuovo livello di illuminazione. Il processo era estremamente rigoroso e poteva durare anni: iniziava con una dieta speciale fatta di noci e semi, seguita da una dieta ancora più rigorosa e dal consumo di tè velenoso. Questo processo aiutava a eliminare ogni umidità dal corpo, riducendo al minimo la decomposizione dopo la morte. Una volta che il monaco sentiva che la sua fine stava arrivando, veniva seppellito vivo in una tomba verticale. Una volta confermata la sua morte, il corpo veniva esumato per verificare la mummificazione. Se il processo era riuscito, la mummia veniva considerata una figura sacra e veniva posta in un tempio come simbolo di grande devozione e illuminazione.