Il rimborso della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, è un’operazione finanziaria che il più delle volte è sconosciuta. Essa, va richiesta esplicitamente – salvo le banche che agiscono autonomamente – a patto che si sappiano le reali condizioni a cui sottoporsi.
Solitamente, il rimborso potrebbe superare anche i 1.000€. Ma prima di parlare di cifre, occorre fare una considerazione molto importante che riguarda il funzionamento di questa restituzione: a cosa si ha diritto con esattezza?
Rimborso della cessione del quinto: quando va richiesta?
È saggio parlare di “rimborso della cessione del quinto”, nel momento in cui il debitore provvede ad estinguere il prestito personale in modo anticipato, oppure quando vuol rinnovare il finanziamento ancor prima della sua scadenza.
A tal proposito, gli enti di credito sono tenuti a conteggiare il corrispettivo da versare al debitore, sulla base degli oneri non goduti: che siano di tipo assicurativo, e/o commissioni finanziarie. Ma quali sono i rimborsi che il debitore deve aspettarsi, per l’estinzione anticipata?
Nello specifico, occorre sottolineare due tipologie di costi: l’up front e il recurring. Fino a qualche anno fa, venivano tenuti in considerazione soltanto quest’ultimi (recurring), mentre ai giorni d’oggi (salvo cambiamenti improvvisi), le banche sono obbligate a conteggiare anche quelle spese che non dipendono dalla durata del contratto.
Infatti, le spese up front – come suggerisce il nome – fanno riferimento a quei costi che il cliente, paga ancor prima di sottoscrivere il finanziamento (che avvengono durata la trattativa e formazione dell’accordo). Mentre i costi recurring, sono quelli che “maturano”, in base alla vita del contratto.
Le banche o l’ente creditizio a cui ti appoggi, ha già calcolato – prima del contratto – e spalmato mensilmente tutti i costi accessori, addebitati al prestito personale in questione (cessione del quinto). Per farla breve, eccolo scenario che ti si presenterà:
Supponiamo che a fronte del debito totale, quello residuo sia di 10.000 euro. La banca è obbligata, a conteggiare – in proporzione a quanto applicato – le percentuali dei costi accessori che in parte avrai già pagato nei mesi.
Quelle percentuali sulle spese accessorie già pagate, quindi, ti dovranno esser rimborsate sull’estinzione anticipata dei 10.000 euro residui.
Come funziona il conteggio estintivo relativo al rimborso della cessione del quinto
Qualora, a fronte dell’estinzione anticipata o della rinegoziazione del prestito personale, l’ente di credito non ti fornirà alcun documento, sarai tenuto a domandare il cosiddetto conteggio estintivo. Un documento che terrà conto di tutti i calcoli che avrebbe dovuto svolgere l’ente creditizio.
All’interno del conteggio estintivo, troverai: i tassi di interesse (TAN e TAEG), le spese accessorie sulla base di quanto addebitato nel piano di rientro, la polizza assicurativa, e tutte le altre spese che hai sostenuto per il tuo prestito.
Da quando fai richiesta per ottenere il conteggio estintivo, gli istituti di credito hanno massimo 10 giorni per poterlo inviare. Qualora la banca perdesse tempo, ti suggeriamo di intervenire chiedendo il supporto dell’ABF (Arbitro Bancario Finanziario), il cui supporto ha la finalità di metter fine alle controversie nate tra banche e clienti.
Per non farti trovare impreparato, ecco la documentazione che ti verrà chiesta prima di approvare la rinegoziazione o estinguere anticipatamente la cessione del quinto:
- Copia del contratto del prestito (cessione del quinto dello stipendio o della pensione),
- Fotocopia (sia fronte che retro) della carta di identità;
- Fotocopia (sia fronte che retro) del codice fiscale;
- Fotocopia del documento di liquidazione per il rinnovo o l’estinzione della cessione del quinto.
Se avessi dubbi su come ottenere la copia del contratto di prestito, potrai far richiesta alla banca oppure al tuo datore di lavoro.
Prima di procedere con il rimborso, il consiglio che possiamo darti è di valutare attentamente la convenienza. Sicuramente, visto che le banche in Italia adoperano l’ammortamento alla francese, una convenienza maggiore sta nelle prime fasi di debito.
Agli inizi, hai molte più convenienze di estinguere anticipatamente – se ne avessi possibilità – il finanziamento, poiché sono le fasi dove ci sono molti più interessi da corrispondere. Infatti le banche sfruttano questa strategia, in modo tale da riscuotere più soldi fin da subito.
Se il contratto è vicino alla sua naturale scadenza, ti suggeriamo di pensarci molto bene, visto che oramai gran parte di interessi li avrai già pagati e in più, dovrai sostenere il costo per la “penale d’estinzione”.
Penale per l’estinzione anticipata del prestito
Per Legge, la banca è libera di addebitarti il costo per l’estinzione anticipata del finanziamento, in questo caso per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Tuttavia, gli enti devono attenersi alla percentuale massima applicabile: 1% sul debito residuo.
Questo significa che: se volessi estinguere anticipatamente il debito, e il tuo residuo ammonta a 15.000 euro, l’ente di credito potrebbe applicare la penale massima (1% sul debito residuo), obbligandoti a pagare (in questo caso), 150 euro.
In quanto il calcolo è: 1% sul debito residuo di 15.000 euro, quindi 150 euro.
Prima di procedere con la richiesta di rimborso, è importante avere una chiara comprensione del processo. È possibile ottenere ulteriori dettagli visitando questa pagina informativa.
Ecco perché, vista la molteplicità di informazioni, ti suggeriamo di pensare attentamente prima di estinguere o rinegoziare la cessione, valutando soprattutto il rimborso che ti spetta.