Tutti abbiamo bisogno di un lavoro per vivere, ma alcune persone sanno che il loro mestiere non è possibile se non lo vedono come una missione. Veramente dovrebbe essere così per tutti quelli che svolgono determinati ruoli, come gli insegnanti. Tanti sono convinti che basti ripetere la solita pappardella da far entrare nella testa di un alunno e, in quel modo essersi guadagnati il loro stipendio. Fortunatamente non tutti sono così, ci sono insegnanti come Lucas Mariano Salas Adi. Lui ha capito che il suo non è un lavoro, che la sua gioia e soddisfazione non arriva dallo stipendio di fine mese, ma dal sorriso che riesce a strappare ad ogni suo alunno, dalla felicità che riesce a regalare.
L’uomo è un insegnante di educazione fisica in una scuola di San Fernando del Valle de Caramarca, in Argentina e fra i suoi alunni c’è una bambina paraplegica che non si può muovere dalla vita in giù. Lui, durante le lezioni, la fa partecipare agli esercizi facendole fare dei movimenti mirati con le mani e le braccia, la coinvolge in tutte le attività e lei è felicissima perché non questo insegnante, ha detto testualmente la bambina, non si sente mai abbandonata.
L’uomo spiega che è semplicemente il suo lavoro, ma questo non è solo lavoro, è amore per quel che si fa. La sua passione per gli altri appare anche durante una festa da ballo, a cui partecipavano tutti gli studenti. La bambina sarebbe rimasta a guarda gli altri, senza poter partecipare al divertimento se non ci fosse stato, ancora una volta, l’intervento di questo insegnante. Che cosa si è inventato? Qualcosa di veramente impensabile! Ha ideato un apparecchio grazie al quale lega le gambe della bambina alle sue e, insieme, possono ballare con tutti gli altri compagni di scuola. Come ha dimostrato quest’uomo, il lavoro è anche amore.