Icardi: orgoglio celeste in Italia

Ci sarebbe ancora molto da dire sulla mancata convocazione di Mauro Icardi per i mondiali appena finiti in Russia dove ha primeggiato la Francia. Ma si sa, il calcio è veloce, ciclico, e anno dopo anno le cose sembrano andare nel dimenticatoio per dare spazio al nuovo. La mancata convocazione di Icardi è l’introduzione giusta per capire la connessione del non avvalersi di un uomo tanto importante nella propria rosa per quello che ha dimostrato e continua a dimostrare. Questa pagina vuole essere proprio un tributo piccolo, per Mauro Icardi che come da anni, e conferma di quest’anno, sta portando in altro i colori nerazzurri in Italia, a Milano, sponda Inter. E quest’inizio di serie A e il debutto in Champions League, entrambi disponibili a rallylinkitalia.bet confermano il trend positivo per il 9 nerazzurro orgoglio argentino.

Il campionato

Sbloccatosi finalmente contro la Fiorentina, Icardi sta attraversando un’ottima fase: un goal su rigore e l’assist per d’Ambrosi nell’anticipo del turno infrasettimanale di serie A andato in scena martedì 25 settembre, Icardi si è fatto carico come sempre di tutta la squadra e dopo un avvio non proprio eccellente, in cui è mancata la sua specialità, Il goal, Maurito ha ripreso degnamente la sua posizione, ridiventando uomo simbolo dell’Inter sia fuori che dentro al campo.

La Champions League

Ancora più trasognante il debutto di Champions League del 18 settembre. L’Inter ospita gli inglesi del Tottenham in un Meazza a San Siro con 65000 tifosi. Non proprio una partita semplice per Icardi e compagni che si mette male con lo svantaggio. Tutto sembra perduto ma proprio Icardi pareggia i conti con un fantastico goal dal limite dell’aria, prima di completare l’opera con il goal di Vecino nei minuti di recupero, in quella che ormai più che zona Cesarini sembra di diritto diventata zona Inter, vista anche la vittoria nei minuti finali avvenuta nel match successivo ai danni della Sampdoria.

La nazionale

Un paragrafo che andrà sicuramente ampliato è quello della nazionale, in cui Icardi dimostrerà senza ombra di dubbio il suo valore anche con la maglia dell’albiceleste. L’amaro in bocca per la mancata convocazione è amara, ma siamo ancora in tempo per un campione classe 1993 che nel 2022 avrà 29 anni e potrà concludere la carriera proprio con il titolo più sognato e ambito da ogni calciatore, soprattutto in Argentina, come in Italia, Germania e Brasile. Allora in bocca al lupo, Maurito!